La Pasqua e la drammaturgia dell’anima
- Albaruch Press Office
- 20 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 4 giorni fa

Nell'augurarvi una Buona Pasqua in questo 2025 devastato più che mai dalle guerre e dall'obnubilazione delle coscienze, dal terrore e dalla paura, dal genocidio e dallo sterminio di massa, grazie a questa nuova e memorabile scorribanda filosofica del Professor Francesco Dipalo (che vi invito a leggere, ascoltare e meditare), desidero condividere con voi il significato simbolico della morte e della resurrezione di Gesù Cristo, alla luce della psicologia del profondo di Carl Gustav Jung; ovvero “il Mistero della Resurrezione come Archetipo del Sé”.
La resurrezione, “il Cristo pasquale, l’ombra, il sé e l’individuazione ” sono le tappe di un viaggio archetipico - ci dice il Professor Dipalo - che riguarda ogni anima umana.”
Attraversare le tenebre.
Alla luce delle riflessioni di Jung, dunque, la Pasqua non è solo un evento religioso ma un'esperienza interiore, un simbolo di trasformazione che ci accompagna nel percorso di evoluzione spirituale per “attraversare le tenebre” e per rinascere.
Il linguaggio dei simboli religiosi
nel pensiero di Carl Gustav Jung
"I simboli religiosi non sono semplici superstizioni o mitologie primitive da superare con l'avanzare della razionalità ,- scrive Francesco Dipalo - al contrario essi rappresentano espressioni vive dell'inconscio collettivo, ossia di quella dimensione archetipica che accomuna l'intera umanità e che si manifesta in sogni visioni miti e rituali. Jung considera i simboli religiosi come forme psichiche autonome che non possono essere inventate dal soggetto cosciente ma che emergono come risposte profonde a bisogni esistenziali universali. Tra questi simboli quello della morte e resurrezione è uno dei più potenti e fecondi tanto da occupare un posto centrale sia nel cristianesimo che in numerose tradizioni spirituali del mondo. La Pasqua con la sua narrazione della passione, morte resurrezione di Cristo, si impone dunque come uno dei momenti rituali più carichi di valenza archetipica. In essa Jung riconosce non solo un evento storico-religioso ma anche e soprattutto una drammaturgia dell’anima, un percorso simbolico che ciascun individuo è chiamato a ripercorrere nel proprio processo di individuazione."

Con “La stampella” (2023), “Liberi dentro” (2021), “Introduzione al pensiero buddista” (2012), “Liberi dentro: Il manuale di Epitteto da praticare” (2016), “Filosofia sotto il portico” (2023) e
con il suo canale didattico “Scorribande Filosofiche", Francesco Dipalo ci conduce alla scoperta di un modello di pensiero filosofico concretamente praticabile nella nostra vita. Grazie infinite Professore!
Nino Campisi
Immagine 1 : Sacro cuore di Gesù, Noto. Foto Nino Campisi 2012.
Immagine 2: Natività, Avola. Foto Nino Campisi 2010.
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