![Nino Campisi al Teatro del Navile di Bologna](https://static.wixstatic.com/media/67be82_f91658d3ea4a42d1902537dde9509171~mv2.jpg/v1/fill/w_875,h_583,al_c,q_85,enc_auto/67be82_f91658d3ea4a42d1902537dde9509171~mv2.jpg)
In occasione dell'apertura delle iscrizioni alla Scuola di Teatro per la stagione 2024-2025 riproponiamo l'articolo di Manuela Foschi, "L’attore creativo", pubblicato sul magazine "Metropoli Emilia" nel Giugno - Agosto del 1999. Dall'archivio storico Teatro del Navile.
“Ogni uomo è in grado di fare tutto ciò che gli altri riescono a fare, se può uno, possono tutti. Genio, talento. Tutto ciò non ha senso. Il segreto è semplice: fare le cose da uomo.”
Questa frase di Gurdjieff ci guida alla conoscenza dello spazio Teatro del Navile – Foyer d’Arte di Bologna e della Scuola di Teatro diretta da Nino Campisi con sede in via Marescalchi 2/b (angolo Via D'Azeglio 9) vicinissimo a Piazza Maggiore.
Da qui, storico sotterraneo della città dall'atmosfera vissuta e a tratti underground, parte la sfida per costruire un dialogo e trasmettere emozioni e idee a tutti coloro che vivono o si trovano per caso in questa città, proponendo lavori e opere sperimentali di artisti italiani e stranieri conosciuti o sconosciuti, homeless, tanto per intenderci, alla ricerca di luoghi dove esprimersi.
Il tutto accanto ad attività di laboratorio teatrale permanente e seminari di dizione e fonetica, recitazione, training fisico e improvvisazione. Uno spazio polivalente di sperimentazione nel quale convivono e comunicano tra loro formazione, arte, musica e teatro.
Denso il cartellone degli appuntamenti del Teatro che da ottobre a maggio ha presentato con cadenza settimanale opere di drammaturgia e di sperimentazione con gruppi provenienti sia dall'underground italiano che da ambienti più accademici.
A guidare questo progetto è Nino Campisi, attore, regista formatore, insegnante di comunicazione e Programmazione Neurolinguistica che essenzialmente considera l'arte come la più semplice, naturale e originaria espressione dell'essere umano.
![Articolo di Manuela Foschi, "L’attore creativo", pubblicato sul magazine "Metropoli Emilia" nel Giugno - Agosto del 1999](https://static.wixstatic.com/media/67be82_fc9914e420884e02875829a52500213d.jpg/v1/fill/w_875,h_1280,al_c,q_85,enc_auto/67be82_fc9914e420884e02875829a52500213d.jpg)
Fin dal 1972, dopo l'esperienza di vita e di militanza nel circolo La Comune di Dario Fo e Franca Rame, Nino Campisi si è dedicato alla formazione teatrale.
Dopo il diploma all'Accademia Antoniana d'Arte Drammatica ha lavorato prima nei gruppi teatrali di base, poi in compagnie di giro.
Dal 1983 ha insegnato dizione e fonetica a Venezia, ha scritto come critico d’arte.
Nel 1987 fonda la sua prima Compagnia che oggi si chiama Teatro del Navile e da cui prende il nome il teatro di sperimentazione più centrale e ambito di Bologna.
Nella Scuola di Teatro diretta da Nino Campisi viene insegnato un innovativo metodo di formazione dell’attore basato sul cambiamento e sull’evoluzione personale e vengono impartite tecniche ancora sconosciute nel panorama formativo del teatro italiano.
Tradizione, avanguardia e sperimentazione si coniugano nel Nuovo Modello di Formazione dell'attore (così viene definito il metodo di Nino Campisi) che è direttamente ispirato ai modelli formativi della Programmazione Neurolinguistica di Richard Bandler e John Grinder e dell'ipnosi moderna di Milton Erickson.
Il risultato è il potenziamento del sistema di Stanislavskij e del metodo Cechov con nuovi modelli di formazione che permettono all'aspirante attore una nuova direzionalità, mezzi tecnici e sperimentali metodi di lavoro. L'attore è cosi in grado di interpretare il personaggio e personificare la parte con il massimo di rendimento e soprattutto con un personale apporto creativo.
La tecnica più importante di questo nuovo modello è il processo di trance-azione al personaggio che induce a livelli sempre più profondi di attenzione e di concentrazione.
A marzo di quest'anno gli allievi-attori hanno messo in scena con successo 'Il Compleanno' di Harold Pinter e hanno ricevuto il diploma di recitazione dalle mani di un testimonial d'eccezione, Lucio Dalla, che segue e sostiene con entusiasmo questa esperienza formativa.
Mentre gli allievi del primo anno e del secondo anno si cimenteranno dal 15 al 29 giugno nella messinscena di opere di Pinter, Cechov, Pirandello, Williams, Ayckbourn, Valentin. E la sfida e il confronto continuano. Con le nuove produzioni del laboratorio 'Il Teatro della Memoria' e con l'omonima rassegna che aprirà in ottobre la prossima stagione del Teatro del Navile - Foyer d'Arte nell'ambito di Bologna 2000, capitale della cultura europea."
Manuela Foschi
"L’attore creativo", Metropoli Emilia - Giugno - Agosto 1999
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