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L'antropocene, la natura del peccato e la tenera estinzione

di Nino Campisi


"L’arrivo dell’immaginario dell’Antropocene ha reso di colpo obsolete e inutilizzabili tutte le categorie di pensiero a cui ci siamo affezionati nei millenni. Tutto è cambiato, la visione della storia profonda ha ribaltato completamente il modo di considerare la nostra stessa esistenza di esseri umani.


Con la "Trilogia dell'Antropocene" Maurizio Corrado, architetto, scrittore e drammaturgo, si affaccia sull'orlo dell'abisso poco prima della fine e mette in discussione tutto il nostro modo di essere e di vivere su questo pianeta.


Le "Confessioni di un Homo Sapiens"


Il primo spettacolo della trilogia, "Confessioni di un Homo Sapiens", presentato in prima assoluta il 19 ottobre 2018 al Teatro del Navile, con protagonisti Umberto Fiorelli e Tommaso Fortunato, è il risultato di una ricerca approfondita sulle origini della nostra specie, che l'autore ha già trattato in due libri: “Il sentiero dell’architettura porta nella foresta”, (Franco Angeli, 2012) e “L’invenzione della casa. Storia di una trappola.” (Primiceri, 2018).


Qui, il protagonista, l'homo sapiens, ricorda le sue origini e la vita nel Pleistocene partendo rapporto con la propria donna. Attraverso la forma del monologo narrativo in tono leggero, l'autore punta l’attenzione sul passaggio dalla vita mobile e libera, che abbiamo fatto per oltre trecentomila anni, a quella sedentaria iniziata “appena” diecimila anni fa con l’agricoltura, e da cui sono derivati confini, limiti, muri e la stessa struttura della società nella quale oggi viviamo, fondata sull’avere, al contrario di quella precedente, fondata sull’essere. La visione della nostra storia viene ribaltata completamente e ogni informazione riportata viene documentata e proposta dall'autore in tono leggero e divertente.


La natura del peccato


Ne "La natura del peccato" l’attenzione dell'autore si focalizza su azioni che i personaggi non hanno fatto, atti mancati per paura, risentimento, distrazione, fino a mettere in luce una verità scomoda: “Non è quello che facciamo, è quello che non facciamo” a essere il vero peccato contro la vita. In un’atmosfera sospesa, in un luogo indefinibile, che potrebbe avere le caratteristiche del limite, del limbo o in generale dell'aldilà, attori e pubblico sono immersi in un rituale di espiazione collettiva, dove si alternano momenti di tensione, dialoghi serrati e colpi di scena.


La tenera estinzione


In "Tenera estinzione" la fine è appena arrivata tra sgomento e negazione.

Scritto alla fine del 2019, e rivelatosi purtroppo profetico, "Tenera estinzione", il nuovo lavoro di Maurizio Corrado, ha come scenario la fine del mondo, e come sottotitolo “… e quando è arrivata la fine non l’abbiamo riconosciuta”, una premessa che è già presagio e monito per una possibile presa di coscienza del dramma attuale.


Il mondo è finito da due settimane, due sorelle si ritrovano su di una collina, fra ricordi di bambine e un presente improvvisamente crollato. Una voce parla ad una delle due, rivelandole che gli umani si stanno ormai estinguendo. Arriva una terza ragazza che sembra non accorgersi di nulla, ma scopriremo che ognuna ha qualcosa da raccontare su quella strana fine del mondo.


In programmazione dal 4 al 6 dicembre 2020 al Teatro del Navile, lo spettacolo, a causa dell’emergenza covid-19, subisce il fermo delle prove in presenza che continuano on line e l’autore lo trasforma in un radiodramma, preceduto da una specifica: 2075. Dispositivo di controllo 18, nastro 327. Colline della pianura padana.


Dal testo teatrale originale ne seguirà il cortometraggio "SEACABÒ" di Antar Corrado con protagonisti lo stesso Maurizio Corrado e Ana Bisbal.


Tenera estinzione debutta in prima assoluta al Teatro del Navile l'11 e 12 novembre 2022.


Le protagoniste della pièce, al buio totale, illuminate solo dalla fioca luce di alcune torce elettriche, inciampano e incespicano tra il fango e la melma, in uno scenario che ricorda quello della pianura padana. Il resto è cronaca."


(...)

Nino Campisi

 


 

 

Nella foto:

"La natura del peccato" di Maurizio Corrado. Con Alice Chirivì, Cecilia Lo Gioco, Elena Patrizi, Filippo Felline, Alessandro Gibertoni. Musiche di George Ligeti. Aiuto regia Fabio Menis. Regia di Nino Campisi. Teatro del Navile, 27 - 28 ottobre 2022. Una produzione Teatro del Navile e Scuola di Teatro diretta da Nino Campisi.


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