Incalcolabile, impreciso, inatteso, imprevedibile
- Albaruch Press Office
- 23 apr
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 3 giorni fa
Una poesia di Nino Campisi

Incalcolabile, impreciso, inatteso, imprevedibile.
La gravità sfugge per la via e la dimensione è grande.
Profondo è il dolore e la misura è incolmabile.
Le proporzioni sono inusitate e le valutazioni approssimate.
L'impreciso è inesatto e l'indeterminato è privato.
L'espressione è debole e il segno è labile.
La cura è un protocollo palliativo e il calcolo è malsano.
Cagionevole e nocivo alla salute è l'istinto.
La forza è irrazionale e la causa è mentale.
Malsano è il desiderio e deleteria è l'abitudine.
Le opinioni sono scellerate quando l'esito è imprevisto.
La sorpresa è diversa quando l'ospite è inatteso.
Inaspettato è il fulmine quando il cielo è sereno.
Bizzarro e stravagante è il ventuno di aprile.
Stanchi si destano all'alba i punti cardinali.
Un vento cupo soffia ancora e un papa muore.
Nino Campisi.
23 aprile 2025
Suggestioni, approfondimenti e indicazioni:
Nella foto: Incalcolabile, impreciso, inatteso, imprevedibile. Bosco della Ragnaia, San Giovanni d'Asso, 2014. Foto di Nino Campisi.

Nino Campisi è nato ad Avola, una cittadina a sud di Siracusa. È direttore artistico del Teatro del Navile di Bologna. Accanto alla professione teatrale ha coltivato un interesse parallelo per la poesia e le arti visive.
Diritto di appartenenza. Poesie di Nino Campisi.
Nella sue poesie emergono con forza i temi dell'esilio e del distacco, dell'infanzia tradita e del diritto di appartenenza alla terra natale.
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