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2 agosto 1980 - Bologna città assediata di Nikos Bletas Ducaris

Aggiornamento: 3 ago


“2 agosto 1980" da “Bologna città assediata” di Nikos Bletas Ducaris.

Nino Campisi legge Nikos Bletas Ducaris. Foto di Luciano Nadalini.

Registrazione del 2 agosto 2020 "Bologna città assediata" di Nikos Bletas Ducaris, Fotografis 1981 - 1 edizione febbraio 1981. Grafica e impaginazione Carlo Farini. In copertina: disegno di Carl Timner. *


"Dalla mia bocca di sale acerbo

lascio cadere la rabbia come tuono

di granata arrugginita di tempo

sullo stemma di menzogne delle signorie,

sulla testa di delitto del mostro taciturno.

Altri morti. Morti…


La stazione è coperta di minuscoli feretri

di bambini assassinati. L'orrore spezza

le voci dell'aiuto che cadono sui binari

come passeri colpiti da mille fucili.


Dalla sala d'attesa si alza una nuvola, ma

non è bianca, non è luce, non è canzone.

Non è fumo di bengala, di festa, di Pace.

Dalla sala d'attesa si alza una nuvola.


La nuvola è nera

la nuvola è sanguinea

la nuvola è plumbea

la nuvola è morte.

Morte. Morte, morte…


Nelle vene di Bologna scorre l'insonnia,

bocche amare, nodi di ombre stanche.

Intanto il mostro dorme calmo nella tana.


Sotto le finestre di lutto passano i treni

pieni di terremotati, scandali, disoccupazione,

fame, terrore, preoccupazione, freddo, disperazione.

Attraversano in silenzio la stazione della strage;

per i loro occhi penetra l'orrore e cresce e diventa

infuriato mare di maledizione e richiesta di giustizia;

bisbigliano i nomi dei bambini dilaniati - preghiera

funebre e commemorazione - e continuano

la loro marcia verso i paesi di emigrazione.


Frusta al viso dell'orizzonte confuso: «stringi

la mia mano, compagno»; tutto il nostro lutto

percuote la terra, pensiero di fuoco; il nostro braccio

non si stanca di sostenere nomi di combattenti.

«Stringi il tuo cuore, compagno»; non esiste ora

di vendetta, pensaci solamente, verrà il momento

della nostra presenza davanti al volto chiaro

del sole, accanto alla parola onesta del mondo.

Allora il giusto sarà solo giusto.

«Stringi i denti, compagno...» "


Nikos Bletas Ducaris


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Nikos Bletas Ducaris


Il poeta greco Nikos Bletas Ducaris nasce a Peristeri, Laconia, nel 1924. Giovanissimo entra nella resistenza contro il nazifascismo come combattente dell' EPON, l'organizzazione panellenica della gioventù unita. Ispirato dagli ideali di Liberazione, Indipendenza e Sovranità Popolare si unì alla lotta contro il conquistatore tedesco insieme a tanti altri amici intellettuali come Nikiforos Vrettakos, Notis Pergialis, Leonidas Georgiakos e Vassilis Kapetaneas.

A diciassette anni conosce le torture e le prigioni fasciste. Successivamente, dopo l'intervento dell'imperialismo anglo-americano, viene imprigionato e mandato nel famigerato campo di concentramento di Makronissos (Isola del Diavolo). Subito dopo il colpo di stato dei colonnelli nel 21 aprile 1967 si trasferisce con la famiglia a Bologna e inizia una intesa attività artistica partecipando attivamente alla vita politica e culturale della città. A Bologna, sua seconda patria, dedicò la raccolta di poesie "Bologna città assediata". Nel 1987 si trasferisce a Corinto. Muore in Grecia il 7 maggio 1995. Tra le sue opere principali: Rapsodia Greca (Eroica) Ed. Guanda 1971 - Grecia Ora Zero Ed. Grafis  - Canto Particolare del Cile  (1978) - Bologna città assediata Ed. Fotografis 1981 - **



da "Bologna città assediata" di Nikos Bletas Ducaris, Fotografis 1981 - 1 edizione febbraio 1981. Grafica e impaginazione Carlo Farini. In copertina: disegno di Carl Timner.

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